“La mia denuncia deve andare avanti”

 

POTENZA- Non si vuo­le arrendere la signora Alba Montagnuolo. Ave­va contattato la nostra re­dazione e ci aveva spiega­to il suo problema: per ri­confermare il contrasse­gno auto necessario alla figlia Maria Carmela, affetta da una malattia incurabile, dopo due an­ni le hanno detto che bi­sognava af­frontare una nuova visita della apposita commissione dell'Asp. "Per mia figlia è davvero diffi­cile spostarsi e, secondo il codice stra­dale, il primo ok per il contrassegno auto al di­sabile lo dà la commis­sione dell'Asp. Poi ogni cinque anni il contrasse­gno va rinnovato ed è suf­ficiente un certificato medico che attesti il per­sistere della patologia. Ogni due anni la vista va chiesta, invece, per il ri­lascio del contrassegno a chi ha una disabilità temporanea, ad esempio, a chi è stato operato o al­tro". Per questo la signo­ra Montagnuolo, sostenu­ta anche dall'associazio­ne "Dopo di noi", si era rivolta al Tribunale di Po­tenza per denunciare quello che lei ritiene un  abuso ma anche per chie­dere "di eseguire atten­te verifiche su tutti i con­trassegni rilasciati che potrebbero essere nelle mani di chi non ne ha di­ritto". L'Asp, nel frattem­po, aveva risposto alla si­gnora di non essere af­fatto in errore: "è il Co­mune di Potenza a chie­dere all'Asp una consulen­za medica giuridica preliminare al ri lascio del per messo" ed inoltre è "pro­prio la nor­mativa che prevede la vi­sita, di un'apposita com­missione". Poi, però, ha ricevuto la notizia della richiesta di archiviazio­ne della sua pratica, ma questo non l’ ha scorag­giata. "Venerdì scorso con il mio avvocato mi so­no opposta all'archivia­zione. Voglio che la que­stione - ha detto- sia af­frontata fino in fondo. Un giudice ha ritenuto la mia denuncia una lamen­tela ma anche se non ho citato gli articoli la mia richiesta era chiara. Io non mi fermo. Voglio an­dare avanti".

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