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manifestazione indignati

Il giorno 15 si è svolta a Roma la manifestazione degli Indignati, (in concomitanza con altre città mondiali), alla quale hanno partecipato anche Associazioni e Comitati di famiglie che si occupano di handicap, oltre che comitati per l'acqua pubblica, precarie e in generale cittadini stanchi di questa situazione italiana. La maniera pacifica di manifestare per i propri diritti è stata appannata o forse cancellata dalla violenza di alcuni gruppi. La conseguenza è che ora si ragiona solo sulla violenza che c'è stata e non su tutte le istanze portate avanti dai vari gruppi partecipanti alla manifestazionee ciò non va bene perchè comunque i problemi sono reali e si acuiscono sempre di più. Nel caso specifico delle persone disabili e delle famiglie l'azzeramento del fondo per la non autosufficienza, la riduzione degli insegnanti di sostegno, i servizi comunali dimezzati o soppressi, mettono ancora più in difficoltà famiglie che già assolvevano da sole al lavoro di cura. Spero che questi episodi violenti non smorzino la forza di manifestare per i problemi della disabilità e per tutte le altre problematiche alle quali si è data pacificamente voce nella manifestazione.

 

Trasmissione dati alle Istituzioni da Comune di Potenza

Gli atti formali per la richiesta per la concessione in fitto, al Comune di Potenza di un appartamento da destinare ad una casa alloggio in favore dell'Associazione Dopo Di Noi da gestire tramite una sua fondazione, anche partecipata, sono stati inviati all'ATER di Potenza.

Nel documento , a firma dell'Assessore Donato Pace e della Dirigente Rosa Maria Salvia, datato il 02 Settembre 2011, con protocollo n. 46721, si invita l'Amministratore Unico dell'Ater a voler confermare la disponibilità alla firma ufficiale di tale concessione.

 

Ed inoltre:

E' stato presentato al Dirigente del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione Basilicata da parte del Comune di Potenza in data 09-08-2011 con protocollo n. 42422, sempre dai responsabili sopra riportati, il progetto Sperimentale per una

"Struttura Residenziale protetta per disabili gravi /medio gravi".

E' il risultato del nostro impegno in quattro anni di lavoro!!!! UN GRAZIE A TUTTI GLI ASSOCIATI DA PARTE DEL PRESIDENTE VINCENZO CARLONE.

 

PELLEGRINAGGIO SANTUARIO DI FONTI

fonti

Dopo la pausa estiva, sabato 10 settembre 2011 sono riprese le attività dell'Associazione con il pellegrinaggio al Santuario di Fonti (Tricarico). Gli associati con i ragazzi hanno partecipato alla S. Messa ed hanno poi consumato il pranzo in un'oasi di tranquillità, nell'omonimo ostello

 

Modifiche assunzioni disabili

L’entrata in vigore del Decreto Legge n.138 del 13 agosto 2011 ha modificato la cosiddetta flessibilità delle assunzioni obbligatorie dei disabili.

La precedente normativa prevedeva già che i datori di lavoro potessero assumere più disabili di quanti previsti dalla legge, andando a compensare così l’obbligo di assunzione presso altre unità produttive della stessa azienda nella stessa regione.

Il DL 138/2011 invece concede ora ai datori di lavoro di compensare le assunzioni a livello nazionale. Quindi i datori di lavoro privati che possiedono più unità produttive possono assumere  più persone disabili presso una sede e compensare così le assunzioni al di sotto del numero di legge in altre unità.

QUALI AZIENDE  – le aziende che potranno agire in questo modo sono le società collegate o controllate (parte del gruppo individuato ai sensi dell’art. 2359 del cod. civ). Si tratta di grosse società, che spesso hanno sedi dislocate su tutto il territorio nazionale. I datori di lavoro che intendono avvalersi della compensazione devono trasmettere telematicamente, ai servizi provinciali di competenza, il prospetto annuale della totalità di assunzioni a livello nazionale e dell’assolvimento dell’obbligo di assunzione ai sensi della legge.

GLI ENTI PUBBLICI – Per gli enti pubblici la compensazione può essere attuata unicamente a livello regionale.

 

“La mia denuncia deve andare avanti”

 

POTENZA- Non si vuo­le arrendere la signora Alba Montagnuolo. Ave­va contattato la nostra re­dazione e ci aveva spiega­to il suo problema: per ri­confermare il contrasse­gno auto necessario alla figlia Maria Carmela, affetta da una malattia incurabile, dopo due an­ni le hanno detto che bi­sognava af­frontare una nuova visita della apposita commissione dell'Asp. "Per mia figlia è davvero diffi­cile spostarsi e, secondo il codice stra­dale, il primo ok per il contrassegno auto al di­sabile lo dà la commis­sione dell'Asp. Poi ogni cinque anni il contrasse­gno va rinnovato ed è suf­ficiente un certificato medico che attesti il per­sistere della patologia. Ogni due anni la vista va chiesta, invece, per il ri­lascio del contrassegno a chi ha una disabilità temporanea, ad esempio, a chi è stato operato o al­tro". Per questo la signo­ra Montagnuolo, sostenu­ta anche dall'associazio­ne "Dopo di noi", si era rivolta al Tribunale di Po­tenza per denunciare quello che lei ritiene un  abuso ma anche per chie­dere "di eseguire atten­te verifiche su tutti i con­trassegni rilasciati che potrebbero essere nelle mani di chi non ne ha di­ritto". L'Asp, nel frattem­po, aveva risposto alla si­gnora di non essere af­fatto in errore: "è il Co­mune di Potenza a chie­dere all'Asp una consulen­za medica giuridica preliminare al ri lascio del per messo" ed inoltre è "pro­prio la nor­mativa che prevede la vi­sita, di un'apposita com­missione". Poi, però, ha ricevuto la notizia della richiesta di archiviazio­ne della sua pratica, ma questo non l’ ha scorag­giata. "Venerdì scorso con il mio avvocato mi so­no opposta all'archivia­zione. Voglio che la que­stione - ha detto- sia af­frontata fino in fondo. Un giudice ha ritenuto la mia denuncia una lamen­tela ma anche se non ho citato gli articoli la mia richiesta era chiara. Io non mi fermo. Voglio an­dare avanti".

 
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