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Trasmissione dati alle Istituzioni da Comune di Potenza

Gli atti formali per la richiesta per la concessione in fitto, al Comune di Potenza di un appartamento da destinare ad una casa alloggio in favore dell'Associazione Dopo Di Noi da gestire tramite una sua fondazione, anche partecipata, sono stati inviati all'ATER di Potenza.

Nel documento , a firma dell'Assessore Donato Pace e della Dirigente Rosa Maria Salvia, datato il 02 Settembre 2011, con protocollo n. 46721, si invita l'Amministratore Unico dell'Ater a voler confermare la disponibilità alla firma ufficiale di tale concessione.

 

Ed inoltre:

E' stato presentato al Dirigente del Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione Basilicata da parte del Comune di Potenza in data 09-08-2011 con protocollo n. 42422, sempre dai responsabili sopra riportati, il progetto Sperimentale per una

"Struttura Residenziale protetta per disabili gravi /medio gravi".

E' il risultato del nostro impegno in quattro anni di lavoro!!!! UN GRAZIE A TUTTI GLI ASSOCIATI DA PARTE DEL PRESIDENTE VINCENZO CARLONE.

 

PELLEGRINAGGIO SANTUARIO DI FONTI

fonti

Dopo la pausa estiva, sabato 10 settembre 2011 sono riprese le attività dell'Associazione con il pellegrinaggio al Santuario di Fonti (Tricarico). Gli associati con i ragazzi hanno partecipato alla S. Messa ed hanno poi consumato il pranzo in un'oasi di tranquillità, nell'omonimo ostello

 

Modifiche assunzioni disabili

L’entrata in vigore del Decreto Legge n.138 del 13 agosto 2011 ha modificato la cosiddetta flessibilità delle assunzioni obbligatorie dei disabili.

La precedente normativa prevedeva già che i datori di lavoro potessero assumere più disabili di quanti previsti dalla legge, andando a compensare così l’obbligo di assunzione presso altre unità produttive della stessa azienda nella stessa regione.

Il DL 138/2011 invece concede ora ai datori di lavoro di compensare le assunzioni a livello nazionale. Quindi i datori di lavoro privati che possiedono più unità produttive possono assumere  più persone disabili presso una sede e compensare così le assunzioni al di sotto del numero di legge in altre unità.

QUALI AZIENDE  – le aziende che potranno agire in questo modo sono le società collegate o controllate (parte del gruppo individuato ai sensi dell’art. 2359 del cod. civ). Si tratta di grosse società, che spesso hanno sedi dislocate su tutto il territorio nazionale. I datori di lavoro che intendono avvalersi della compensazione devono trasmettere telematicamente, ai servizi provinciali di competenza, il prospetto annuale della totalità di assunzioni a livello nazionale e dell’assolvimento dell’obbligo di assunzione ai sensi della legge.

GLI ENTI PUBBLICI – Per gli enti pubblici la compensazione può essere attuata unicamente a livello regionale.

 

“La mia denuncia deve andare avanti”

 

POTENZA- Non si vuo­le arrendere la signora Alba Montagnuolo. Ave­va contattato la nostra re­dazione e ci aveva spiega­to il suo problema: per ri­confermare il contrasse­gno auto necessario alla figlia Maria Carmela, affetta da una malattia incurabile, dopo due an­ni le hanno detto che bi­sognava af­frontare una nuova visita della apposita commissione dell'Asp. "Per mia figlia è davvero diffi­cile spostarsi e, secondo il codice stra­dale, il primo ok per il contrassegno auto al di­sabile lo dà la commis­sione dell'Asp. Poi ogni cinque anni il contrasse­gno va rinnovato ed è suf­ficiente un certificato medico che attesti il per­sistere della patologia. Ogni due anni la vista va chiesta, invece, per il ri­lascio del contrassegno a chi ha una disabilità temporanea, ad esempio, a chi è stato operato o al­tro". Per questo la signo­ra Montagnuolo, sostenu­ta anche dall'associazio­ne "Dopo di noi", si era rivolta al Tribunale di Po­tenza per denunciare quello che lei ritiene un  abuso ma anche per chie­dere "di eseguire atten­te verifiche su tutti i con­trassegni rilasciati che potrebbero essere nelle mani di chi non ne ha di­ritto". L'Asp, nel frattem­po, aveva risposto alla si­gnora di non essere af­fatto in errore: "è il Co­mune di Potenza a chie­dere all'Asp una consulen­za medica giuridica preliminare al ri lascio del per messo" ed inoltre è "pro­prio la nor­mativa che prevede la vi­sita, di un'apposita com­missione". Poi, però, ha ricevuto la notizia della richiesta di archiviazio­ne della sua pratica, ma questo non l’ ha scorag­giata. "Venerdì scorso con il mio avvocato mi so­no opposta all'archivia­zione. Voglio che la que­stione - ha detto- sia af­frontata fino in fondo. Un giudice ha ritenuto la mia denuncia una lamen­tela ma anche se non ho citato gli articoli la mia richiesta era chiara. Io non mi fermo. Voglio an­dare avanti".

 

lettera all'Ass Reg Martorano

 

                   All’Assessore alla Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale

 

Dott. Attilio Martorano

Regione Basilicata

 

 

Agli Organi di Stampa

Loro Sedi

Oggetto: Ausilii per soggetti disabili ed anziani

               Richiesta di Audizione

 

                                      

I genitori e parenti dei ragazzi affetti da handicap grave apprendono con rammarico la decisione di questo Assessorato di limitare la fornitura di pannoloni assorbenti a tutte quelle categorie di persone che, purtroppo, ne hanno bisogno durante l’espletamento delle normali attività quotidiane.

Seppur siamo a conoscenza dei forti tagli che il Governo ha imposto alle Regioni in tema di pubblica sanità e altro, non comprendiamo tuttavia perché ad essere penalizzate debbano essere sempre e soltanto le categorie più svantaggiate, già di per sé penalizzate dalle precarie condizioni di salute in cui versano, visto che parliamo essenzialmente di disabili e anziani.

La facile tendenza, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di colpire immediatamente queste categorie quando si tratta di “risparmiare”, porta di fatto queste persone a vedersi sottrarre mezzi praticamente indispensabili, in quanto di supporto a quelle pratiche quotidiane che per noi “normali” sembrano scontate.

Il risultato, per rimanere in tema, è che in molti casi ognuna di queste persone potrà d’ora in poi beneficiare di un solo ausilio per il giorno e uno per la notte, escluso gli ausili a mutandina che non hanno effetto assorbente, come a dire che ognuno di noi può andare al bagno una volta durante il giorno e una durante la notte.

Si comprende facilmente come possa risultare assurda e ridicola una tale situazione.

Viene da chiedersi: se è vero che vi erano forti sprechi in questo senso da parte di qualche utente che riceveva un numero elevato di pannoloni pur non avendone tanto bisogno, perché la Regione non ha valutato quali fossero le reali esigenze dei singoli beneficiari piuttosto che decidere di tagliare in blocco a tutti la fornitura degli stessi, anche a coloro che invece ne hanno effettivamente bisogno, visto che esistono casi eccezionalmente gravi? Inoltre, ci chiediamo se la Regione abbia già valutato altri settori, magari non riguardanti categorie svantaggiate, su cui applicare tagli e, in tal caso, vorremmo sapere quali.

Lamentiamo, inoltre, anche la modalità con cui si è presa questa decisione, in quanto non assolutamente condivisa con le Associazioni di categoria, come in ogni Paese democratico andrebbe fatto e come in realtà è stato fatto da questo stesso Assessorato in altri casi, per esempio con le farmacie rurali, lasciando quindi trapelare un trattamento diverso e sicuramente più accomodante, visto che a quanto pare i tagli inizialmente previsti in quel settore sono stati decurtati se non proprio annullati.

In una nota a firma del direttore del distretto di Potenza della Asp (Azienda Sanitaria Potenza), con la quale si avverte che la Regione ha ristretto la somma a disposizione e che l'Asp, suo malgrado, si vede costretta a ridurre la dotazione di presidi sanitari, si legge testualmente: «Contestare i sacrifici imposti dalle decisioni regionali all'interno del sistema sanitario regionale, sicuramente comprensibile, sarebbe espressione di un atteggiamento qualunquistico e scarsamente produttivo». Riteniamo che difendere le categorie più svantaggiate, soprattutto quando i tagli potrebbero essere applicati a categorie sicuramente più agiate, non sia assolutamente un atteggiamento qualunquistico e scarsamente produttivo.

Con l’auspicio di avere maggiori e celeri ragguagli a riguardo degli interrogativi posti, a nome di tutte le famiglie che rappresento,vogliamo presentare i nostri

                                                                                           Il Presidente

                                                                                                  Vincenzo Carlone

 

 

 
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