Permessi per disabili

L’Associazione Dopo di Noi, di cui la sig.ra Alba Montagnuolo è una socia e consigliera, si associa al disappunto della stessa per il disagio che sta vivendo insieme alla figlia. La ragazza è affetta da una gravissima patologia che certamente non migliora nel giro di due anni e nemmeno di 10… ! Il permesso per i disabili è un diritto e secondo il comma 3 dell’art 381 del Codice della Strada, dopo il primo rilascio, non c’è bisogno di sottoporsi a visita ma "Il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio." , inoltre per il DPR 495/1992 il contrassegno, è concesso a prescindere dalla titolarità di una patente di guida o dalla proprietà di un automezzo, e dal 1996 è concesso anche ai non vedenti. La figlia della sig.ra Montagnuolo rientra “senza se e senza ma” nel dettame dell’art 381 comma 3, Per questi motivi chiedere alla sig.ra Montagnuolo di portare la figlia alla ASP con le difficoltà e il disagio che questo comporta è veramente incomprensibile e certamente non risponde allo spirito di servizio che dovrebbe contrassegnare gli operatori sanitari e i medici. Negli ultimi giorni è apparsa su un quotidiano una lettera di una donna che abita in Sardegna, che ha una figlia grave e che si è trovata nella stessa situazione della sig.ra Montagnuolo, non vorremmo che si “approfitti” del bisogno di queste persone per chiedere cose che neanche si dovrebbe, non osiamo credere che i medici non conoscano l’art. 381 comma 3 del Codice della strada…! L’Associazione Dopo di Noi si permette infine di sollecitare due cose, che i parcheggi per disabili siano liberi da altre auto, il che comporta una maggiore attenzione dei Vigili Urbani e che si effettui una verifica dei contrassegni per disabili nella città di Potenza

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